venerdì 8 febbraio 2013

Gnocchi di patate al pomodoro


Il carnevale veronese è probabilmente il più antico d’Europa. Risale al tardo medioevo, affonda le sue radici ai tempi di Tomaso Vico, medico veronese del XVI secolo che lasciò come testamento i fondi per distribuire annualmente alla popolazione povera del quartiere di San Zeno (dove si trova l’omonima Basilica) viveri per il sostentamento nel giorno del venerdì prima della quaresima.
Negli anni precedenti infatti, a causa delle inondazioni devastanti dell’Adige (1520-1531) e delle incursioni dei Lanzichenecchi di Carlo V, la città di Verona fu ridotta ad una carestia senza precedenti. Date le circostanze e la precarietà nel reperire le materie prime, i “pistori” (fornai) furono costretti a bloccare la produzione del pane.
Questo portò la popolazione a insorgere, era il 18 giugno 1531,e proprio a San Zeno il popolo diede l’assalto ai fornai. La rivolta generale fu scongiurata grazie all’intervento di alcuni cittadini, che a proprie spese decisero di contribuire alla rifocillamento degli abitanti più poveri del quartiere,tra questi anche il Da Vico, che venne indicato come “istruttore e restauratore” del “Baccanale del Gnocco”.
Da allora infatti il venerdì precedente la quaresima prende il nome di “venerdì gnocolar” e il carnevale veronese è capitanato dalla figura allegorica del Papà del Gnoco, che viene eletto ogni anno. Venerdì gnocolar è molto sentito a Verona, le scuole sono chiuse e durante la giornata una grande processione di carri allegorici sfila dalla città a san Zeno, mentre in piazza di fronte alla Basilica di san Zeno si preparano gli gnocchi conditi col pomodoro ( ricetta che peraltro in questa giornata troverete in ogni singolo ristorante della città.)

Ingredienti:

1 kg di patate,

300 g di farina 00,

1 uovo,

sale q.b..


Preparazione:

Lavare, lessare e successivamente privare della buccia le patate.

Passarle nello schiacciapatate.

Raccogliere la purea in una terrina e unire l'uovo, la farina e un pizzico di sale.

Lavorare fino ad ottenere un impasto morbido ma consistente.

Tagliare delle porzioni di impasto e sulla spianatoia infarinata lavorarlo per ottenere lunghi cilindri dal diametro di circa 2 centimetri.

Tagliare i cilindri in tocchetti lunghi un paio di centimetri circa e infarinandoli, inciderli delicatamente con i rebbi di una forchetta oppure passarli sul retro di una grattugia.

Sistemare gli gnocchi distanziati tra loro, in vassoi infarinati.

Lessare gli gnocchi in abbondante acqua bollente salata, quando verranno a galla, raccoglierli con una schiumarola e porli in una zuppiera da portata dove potrete condirli secondo il proprio gusto: con ragù di carne, burro fuso e salvia, pesto genovese, gorgonzola e noci, sugo di pomodoro.

Io in occasione del venerdì gnocolar, ho seguito la tradizione che li richiede al pomodoro e così ho utilizzato la conserva che avevo preparato l'estate scorsa con i pomodorini che avevo coltivato nel mio patio con tanta soddisfazione.
Ecco il risultato: buon appetitoooooooo!!!



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